Cari amici, in occasione dell’entrata di  Saturno in Capricorno, pubblico oggi la seconda parte dell’articolo scritto sull’argomento, dal nostro esperto astrologo Marco tarallo. Buona lettura!

 

Di questo, però, vorrei parlare servendomi di un sistema innovativo.

Da qui in avanti, per l’appunto, condurrò i lettori più coraggiosi attraverso i territori inesplorati di un’astrologia assolutamente sperimentale: lo Stalalma Ternario di Gurdul.

Il Glifo n.0

Secondo il sistema dello Stalalma, nel cerchio cosmico esistono 9 segni di 40° ciascuno. Ogni segno è diviso, a sua volta, in 9 glifi, per un totale di 81. I glifi designano settori di cielo di 4,4° periodico.

Il 20 dicembre 2017, Saturno entrerà in uno di questi settori, denominato Glifo 0; ci resterà fino al 28 gennaio 2018.

Perché il Glifo 0 è tanto importante?

Su 81 glifi, solo 9 si trovano sulla cuspide (inizio) di un segno e vengono chiamati raggi. Altri 9 glifi sono, invece,  collocati in punti energetici particolari e vengono chiamati portali.

Esiste solo un glifo che è, contemporaneamente, sia un raggio che un portale: questo è il Glifo 0.

Esso rappresenta, pertanto, il Raggio Fondamentale, quello che sancisce anche il punto di inizio del ciclo annuale.

Sintetizzando, la cuspide del Glifo 0 assume tre valenze:

1) segna l’inizio del Glifo 0;

2) determina l’inizio del Segno 0;

3) è il punto cardine che apre l’intero ciclo annuale di 360°.

Definita la funzione tecnica del Glifo 0, però, ci domandiamo: cosa rappresenta? Che significati ha?

Il Glifo 0 descrive una fase potenziale di equilibrio, di vuoto, di sospensione. È il vuoto indistinto che è necessario attraversare, prima di poter dare inizio a qualunque azione o impresa. È una fase che necessita profonda consapevolezza, presenza e assenza di giudizio.

Permettere allo spazio vuoto dentro di sé di esistere, sperimentandolo senza negarlo, senza temerlo e senza cercare compulsivamente di riempirlo a tutti i costi: è un requisito fondamentale affinché qualcosa di nuovo – che sia un’idea, un’intuizione, un percorso – possa trovare posto libero ed entrare nella nostra vita, attecchire e prosperare.

Senza alcuna forzatura, lasciare che nello spazio infinito della presenza consapevole, affiorino  tutte le risorse, le sfide, i talenti e qualunque altro elemento possa rinnovare la nostra esistenza e costituire il significato potenziale del nuovo ciclo che inizia.

Ecco perché, per tradizione, i nuovi propositi si fanno all’inizio dell’anno (cioè quando il Sole transita in questo settore). Maggiore è lo spazio interiore di cui disponiamo per accogliere le novità, maggiore sarà la portata innovativa del nostro futuro ciclo annuale.

Apertura, franchezza, verità, autenticità e attenzione consapevole, sono fra gli ingredienti più importanti, necessari ad attrarre e riconoscere l’insorgere di tutti i nuovi stimoli allineati al nostro peculiare disegno evolutivo.

In questo caso stiamo parlando del transito del pianeta Saturno e non del Sole. Quindi non si tratta dell’inizio del un nuovo ciclo solare della durata di 1 anno, bensì di un ciclo di Saturno che ne impiega circa 29. I tempi e le valenze di questi cicli hanno evidentemente una natura differente.

Ogni anno il Sole transita nel Glifo 0, fornendoci la possibilità di rigenerarci all’inizio di un nuovo ciclo vitale che si ripresenta ogni 365 giorni.

Ogni 29 anni circa, Saturno transita nel Glifo 0, fornendoci la possibilità di rivalutare e resettare i carichi dei nostri percorsi di crescita e delle lezioni “karmiche” collettive e individuali, presentando il prospetto potenziale dei successivi 29 anni a venire.

Ecco dunque spiegato un primo motivo che conferisce importanza al periodo storico che ci attende: il Grande Maestro getta i “semi evolutivi”, di tutti noi, per il trentennio che seguirà.

Ciò che fornisce indicazioni sulle qualità di tali “semi evolutivi” è la disposizione degli altri pianeti nel cerchio degli 81 glifi.

Un periodo critico, cruciale.

Balza all’occhio una peculiarità di questo transito: il Sole, nel giorno seguente l’entrata di Saturno nel Glifo 0, raggiungerà il medesimo settore congiungendosi al Grande Maestro.

Si può affermare, in sostanza, che il ciclo annuale del Sole inizierà sincronizzato a quello di Saturno! Un doppio inizio per così dire, che potrebbe fare del 2018 un anno particolarmente critico e cruciale.

Critico in senso letterale, da “crisi”: scelta, decisione.

Cruciale, da croce, crocevia: ancora una volta nel senso di scelta /decisione rispetto ad un bivio

che si presenta sulla strada.

Decisioni, scelte importanti e posizioni da prendere che peseranno sul futuro individuale e collettivo.

Ora, questa criticità viene sottolineata da ulteriori configurazioni presenti nel cielo il 20 dicembre. Vediamole in maniera sommaria.

Sole

Per l’esattezza, secondo il sistema dello Stalalma, nel momento del transito di Saturno nel Glifo 0, il Sole si troverà nel Glifo 80 che rappresenta uno dei 9 portali energetici.

Il passaggio del Sole qui, ogni anno, ci ricorda simbolicamente di lasciare andare ciò che non serve più, liberarsi dai fardelli, dagli attaccamenti per ritrovare quel nucleo interiore di autenticità in grado di percepire il senso unità e fusione del tutto: non serve esercitare controllo e potere, ma affidarsi al flusso dell’universo, seguire con fiducia la corrente della vita, alla quale comunque non gioverebbe opporsi.

Questa disposizione, nel quadro complessivo del transito di Saturno, suggerisce una fra le tante lezioni che saremo chiamati ad apprendere nel 2018 e nei prossimi 3 o 4 anni, cioè  “lasciare andare ciò che non serve più”: storie, credenze e attaccamenti passati, modalità e schemi obsoleti e  inefficienti… tutto ciò deve cadere, deve essere disgregato, per lasciare spazio al nuovo.

Un nuovo che non può più attendere, che prepotentemente vuole farsi udire, sentire e vuole essere “visto e riconosciuto” all’interno della coscienza individuale e di quella collettiva.

Giove

Anche Giove, che incarna il principio espansivo ed evolutivo, il 20 dicembre si troverà in uno dei 9 portali energetici: il Glifo 70.

Il Glifo 70 è l’emblema della criticità: persino il modo in cui è disegnato (una sorta di doppia X) esprime e definisce i termini della crucialità che viene a manifestarsi nella psiche e nell’esistenza di  ciascuno.

L’esortazione è dunque quella di una crescita evolutiva che, con fiducia e coraggio, ha bisogno di affidarsi a scelte di ampie visioni, scelte che partano da prospettive nuove e che promuovano senso di abbondanza e benessere per tutti.

Col suo monito, il Glifo 70 ci ricorda che, di fronte a un bivio, abbiamo la possibilità di esprimere chi siamo realmente e scegliere liberamente di portare un contributo nuovo alla vita, oppure possiamo ripiegare su scelte convenzionali, limitanti e che non si addicono più al nostro sentire, alla nostra natura e ai bisogni autentici del mondo che ci circonda.

Urano e Nettuno

Le loro posizioni, in pieno accordo con quella di Giove, sottolineano ancora una volta la criticità del passaggio. Infatti, tutti e tre i pianeti risuonano con il tono numero 7, che nel sistema dello Stalalma esprime il superamento dei limiti, la messa in discussione delle strutture di riferimento e delle loro regole, il rinnovamento oppure la ribellione: in ogni caso vi è il riferimento a una scelta, a un confronto o uno scontro fra energie apparentemente opposte o complementari.

Un momento decisivo quindi, l’esito del quale dipenderà dal grado di consapevolezza, saggezza e armonia raggiunto dall’umanità e dagli individui coinvolti nel cambiamento in atto.

Persino la posizione di Venere contribuirà a rafforzare i significati appena descritti: durante il passaggio anche questo pianeta si troverà in un glifo con tono 7.

Ciò induce a pensare che i cambiamenti in atto potrebbero coinvolgere il nostro rapporto con la terra, l’ambiente e le risorse, con la salute e il benessere psicofisico, il senso artistico, l’affettività, i

nostri valori individuali e collettivi e di riflesso l’economia, i soldi e i beni materiali.

Avendo lo stesso tono, gli aspetti formati tra Urano, Nettuno, Giove e Venere, assumono una valenza particolare e si dicono risonanti: i quattro pianeti, quindi, agiscono di concerto e si influenzano reciprocamente come fossero inevitabilmente legati!

Plutone e Luna

Si troveranno congiunti, suggerendo che, durante il passaggio, potremmo essere chiamati a osservare, riconoscere e vivere le nostre emozioni o reazioni più profonde, per trasmutarle e per sciogliere eventuali nodi nascosti nell’inconscio.

È una configurazione piuttosto magnetica e potente, che va a sollecitare la componente femminile in ciascuno di noi. Se vissuta con armonia e consapevolezza può risvegliare potenziali e sensibilità latenti, ma se vissuta in modo disarmonico, può distorcersi in forme di controllo e manipolazione emotiva, paura e distruttività.

Nel momento del passaggio, poi, la congiunzione Plutone-Luna si troverà in quadrato rispetto al pianeta Marte. Ciò accrescerà sia la quantità di energia attiva coinvolta, sia la qualità energetica estroversa e conflittuale.

È possibile che l’innesco di tale energia maschile (Marte-Plutone) si manifesti dentro di noi o a livello collettivo, in maniera prorompente e difficilmente controllabile: si acuisce l’impossibilità di reprimere o marginare istinti ed impulsi, così come si accentua la difficoltà di mediare fra il nostro autentico “sentire” e i limiti imposti dal “quieto vivere”.

Ogni conflitto è prima di tutto interno. Abbiamo l’occasione di accogliere pienamente le nostre ombre e i nostri lati giudicati “inaccettabili”, affinché il flusso vitale da essi scaturito, sapientemente convogliato, possa esprimersi in maniera costruttiva e creativa, innanzitutto per noi e di conseguenza per la collettività.

Diversamente, corriamo il rischio di esplodere violentemente, manifestando verso l’esterno l’energia del conflitto.

Nettuno-Mercurio

Il 20 dicembre, Nettuno e Mercurio saranno coinvolti in un forte aspetto di quadratura. Ciò potrebbe segnalare disorientamento e inquietudine nei nostri sistemi percettivi, nel modo in cui la mente vede ed elabora la realtà e in tutti i campi della comunicazione in generale.

Tale sintomo di confusione potrebbe essere l’effetto collaterale provocato dagli stimoli Nettuniani, che ci inducono ad estendere la nostra sensibilità, dissolvendo e trasmutando i punti fissi dei nostri modelli mentali e percettivi, i quali ci impediscono di abbracciare un senso di unità e condivisione con l’infinito.

Vissuto con disarmonia, questo invito ad abbandonarsi, può tramutarsi in inganno, autoinganno, illusione, fuga dalla realtà, distorsione delle informazioni e smarrimento dell’individuo negli abissi dell’inconscio collettivo.

Saturno

Il Grande Maestro, protagonista di questo transito imminente, non si fa mancare aspetti decisamente significativi. Nel sistema Stalalma, infatti, Saturno transiterà il Glifo 0 con una forte e contemporanea quadratura a Urano e a Giove!

Come avevamo visto in precedenza, in quel periodo Urano e Giove “risuoneranno” con lo stesso tono e ciò renderà attiva e influente la loro reciproca interazione, risvegliando l’aspetto di opposizione.

Urano, con la sua spinta rivoluzionaria orientata verso la rottura degli schemi, ostenterà a Giove, l’urgenza improrogabile del cambiamento. Lo farà frontalmente e apertamente, forse anche attraverso la materializzazione di eventi esterni, cosicché Giove, che rappresenta il nostro impulso di crescita e di ricerca evolutiva, dovrà necessariamente rispondere e prendere posizione.

Di contro Saturno, che incarna la cristallizzazione, il radicamento di strutture convenzionali e con esse tutte le resistenze interiori ed esteriori al cambiamento, potrebbe tendere a frenare, rallentare o bloccare il processo di trasformazione in atto.

Dal punto di vista di Urano – dotato di dinamismo elettrico intollerante alle gabbie e alla fissità delle convenzioni e decisamente propenso alla sperimentazione ideale del “nuovo” – la “parte del cattivo” spetterebbe a Saturno.

Al contrario, dall’ottica di Saturno, che cerca di insegnarci costanza, sacrificio, stabilità e concretezza, le pretese distruttive di Urano potrebbero apparire pericolose, instabili, insensate, campate per aria, ribelli ed estremamente anarchiche.

Chi ha ragione?

Entrambi, come sempre. Il conflitto e l’inconciliabilità delle due posizioni è solo apparente! La soluzione è insita nel “problema” (pro-blema significa: ciò che si getta d’avanti).

Quindi è lo stesso transito a formulare il problema e ad indicarci la soluzione.

L’esortazione degli astri è che i due archetipi, quello trasformativo-rivoluzionario e quello conservativo-stabilizzante riescano a cooperare: rimuovere ciò che non è più necessario (Urano), conservare il meglio della saggezza passata ancora utile e praticabile (Saturno); riformare il sistema di pensiero, apportando idee nuove, intuizioni e invenzioni (Urano), integrando tutte le innovazioni in modo concreto, efficace e stabile, impegnandosi attraverso un programma costruttivo a lunga scadenza (Saturno).

Un polo, senza il bilanciamento dell’altro, esprimerebbe solo un’infruttuosa estremizzazione: ribellione distruttiva, abbattimento di un sistema, divenuto intollerante, senza pianificazione concreta di qualcosa che lo sostituisca in maniera funzionale (estremizzazione Uraniana); inflessibilità e costituzione di regole rigide, che conducono al consolidamento di un organismo impositivo, di istituzioni limitanti prive di sbocchi, sviluppi, inventiva e miglioramenti (estremizzazione Saturniana).

Cosa sceglieremo?

Un dilemma simile si presenta, dentro di noi e nelle nostre vite, ogni qualvolta questi due archetipi psichici interagiscono in maniera rilevante, mettendoci in crisi.

Il transito del 20 dicembre preannuncia l’approssimarsi di un periodo storico carico di scelte individuali, ma ancor più collettive, che avranno una grande influenza e un peso determinante per l’avvenire.

Se sapremo rispondere a questa sfida con impegno, consapevolezza, saggezza, lungimiranza, ma anche con fiducia, visione e dinamismo, ne usciremo soddisfatti, rinnovati e fortificati.

Due parole chiave che ci possono guidare, lungo l’attraversamento di questo impetuoso guado:

responsabilità: nel sostenere una scelta in linea con la nostra autenticità, consapevoli di essere co-creatori della realtà.

resilienza: per far fronte alle trasformazioni, accogliendo qualunque prova ed esperienza con amorevolezza, spirito di adattamento e capacità di ripristinare un nuovo equilibrio che include le lezioni apprese e i mutamenti avvenuti dentro di noi.

 

Con questo chiudo, ringraziando il lettore per essere giunto fino al termine di questo articolo.

Auguro a tutti noi di traghettare le nostre vite, nei mesi a venire, riconoscendo responsabilmente il potere divino dentro ciascuno di noi.

Le nostre scelte sono campi di energia potenziale che si intrecciano, gli uni con gli altri, plasmando infine la realtà.

Ogni decisione scaturita e sostenuta da uno stato di coerenza “fra cuore e mente” può fare la differenza per tutti, in questa fase cruciale di risveglio.

Grazie di Cuore per essere parte del cambiamento che ci attende.

«Sono in gioco le sorti del mondo intero… In momenti di criticità, come quello che si approssima, persino le scelte di una manciata di individui possono fare la differenza…»

Citazione dal libro “Gli imperi di Gurdul – I Sentieri del Mutamento”

Per consulti approfonditi info: marco.tarallo80@gmail.com

 

Marco Tarallo