Cari amici, ecco un altro interessante articolo del nostro amico astrologo, Marco Tarallo, che ci introdurrà  all’interessante argomento del prossimo ingresso di Saturno, nel segno del Capricorno.

20 dicembre 2017

Saturno in Capricorno? Non solo.

In questo articolo, oltre a valutare il transito di Saturno in Capricorno secondo un’ottica tradizionale, cercherò di aprire un orizzonte nuovo, usando strumenti e modalità che, ad oggi, non sono mai state utilizzate in nessun luogo del mondo.

L’approccio di quest’analisi astrologica, infatti, è da considerarsi innovativo o quantomeno, non ancora canonizzato nel nostro attuale dominio di conoscenze. Da dove provenga tale sistema, sempre che arrivi da qualche parte, non è un quesito che abbia risposta semplice e univoca.

Il suo nome, per dargliene uno, è Stalalma Ternario di Gurdul o più semplicemente Stalalma .

Tralasciando le disquisizioni filosofiche, è facile notare che sussistono numerosissime analogie tra il sistema astrologico tradizionale e lo Stalalma. Eppure si notano anche molte differenze e sottigliezze. Saranno tali “differenze” a consentirci di ricavare sfumature aggiuntive rispetto alle interpretazioni consuete.

L’articolo che segue non ha lo scopo di sviscerare il funzionamento dello Stalalma, bensì quello di arricchire, con contributi inediti, la decodifica simbolica del periodo storico in cui ci troviamo.

Chiedo al lettore, pertanto, di munirsi di pazienza se alcuni meccanismi sottostanti questo inusuale sistema astrologico non siano sufficientemente spiegati.

Mi soffermerò esclusivamente sul transito del 20 dicembre 2017, che indica un momento importante nel sistema dello Stalalma.

L’analogia con la nostra astrologia appare evidente: la data coincide con l’ingresso di Saturno nel segno del Capricorno.

Nello Stalalma, però, il passaggio si carica di ulteriori e importanti significati che illustrerò in seguito.

Per prima cosa analizziamo il transito dal punto di vista tradizionale.

Saturno

 Talvolta, spietato e intransigente, il pianeta Saturno ci porta in contatto con sacrifici, rinunce, responsabilità, compiti concreti da realizzare e progetti da manifestare. Forse è un po’ duro, ruvido e freddo, ma è pur sempre il Grande Maestro che ha lo scopo di indurci a maturare, a non fossilizzarci sugli attaccamenti e a riscoprire, invece, l’ossatura essenziale che regge e dà continuità alla nostra natura.

Saturno rappresenta un’area ferita della psiche, dove paura, dolore, senso del dovere, senso di colpa e senso di inadeguatezza intrecciano una coriacea cicatrice di “insensibilità” con lo scopo, peraltro ampiamente disatteso, di tenerci “al riparo” da sofferenze e delusioni.

Questo pianeta, spesso, rappresenta  un confine oltre il quale ci risulta difficile guardare; un muro difensivo che abbiamo eretto, fin dai primi anni di vita, per separarci dal vissuto di un antico dolore: un dolore che, forse, non ricordiamo o non riconosciamo fino in fondo, ma del quale sentiamo gli effetti, limitanti o frustranti, ogniqualvolta venga risvegliato da accadimenti importanti della nostra esistenza.

Saturno ci conduce al senso di realtà con il quale, presto o tardi, dobbiamo fare i conti; ma la tendenza a chiudere gli occhi e a opporre resistenza in direzione della realtà è piuttosto elevata e radicata nell’essere umano odierno.

Riaprire antiche ferite? Rievocare il dolore? Chi mai lo vorrebbe?

 Solo munendoci di saggezza, pazienza, discernimento, autodisciplina e volontà possiamo affrontare le prove che Saturno condensa nella nostra vita e, infine, riscattare il valore dimenticato dietro quelle ferite, riscoprire i talenti che abbiamo congelato o rinchiuso, e che attendevano di essere liberati.

Saturno (Cronos) ha a che fare con il tempo: i compiti che ci chiede, solitamente, necessitano di applicazione, impegno e costanza protratti per periodi lunghi. Questa è la vera maturazione indotta dai suoi transiti, che gettano semi per risultati, interiori ed esteriori, stabili, duraturi e tangibili.

 

Saturno in Capricorno

Con il suo passaggio nel Capricorno, secondo la consueta astrologia, Saturno sarà indotto ad esacerbare le proprie specifiche valenze, poiché, nel decimo segno zodiacale, è come se il Grande Maestro si trovasse a “casa”. Saturno entra per così dire nel suo terreno più fertile!

Poiché il Capricorno/decima casa è in analogia con le strutture sociali di riferimento consolidate nel tempo ed esplicitamente riconosciute, queste potrebbero essere particolarmente interessate dal transito.

 

Per un gioco di proiezioni, il sistema nel quale viviamo collettivamente tende a rispecchiare, almeno in parte, le strutture interiori individuali: le metamorfosi dell’uno si riflettono nell’altro e viceversa.

Ora, come ribadisco spesso, il transito di un pianeta  non è né positivo, né negativo: ciò che ciascuno ne ricaverà, dipenderà dal proprio disegno di vita personale, dal grado di consapevolezza raggiunto e dal momento storico riscontrabile nella posizione sincronica di tutti i pianeti.

 

Certo nel Capricorno è possibile che le qualità di Saturno tendano a estremizzasi, calcando le peculiarità del decimo segno: rigore eccessivo, rigidità, ristrettezza mentale e materiale, sacrifici, perdite, rinunce, carichi, pesi, pressione, imposizioni, distacchi, crolli…

Tutto questo può manifestarsi nella nostra vita se freniamo, se ostacoliamo o se proiettiamo all’esterno, il cambiamento evolutivo e la conquista che ci spetta interiormente.

Per esprimere la quintessenza delle qualità che questo transito può risvegliare in noi, userei tre  parole: “senso di responsabilità”.

Su questa responsabilità, però, è importante fare precisazioni, onde evitare di cadere in malintesi  o di arroccarsi dietro antiche credenze precostituite (regole, conformismo, mantenimento dello status quo e schemi consolidati sono, infatti, significati affini sia a Saturno che al Capricorno).

 

Responsabilità

Responsabilità, deriva dal verbo “rispondere”.

Per prima cosa è indispensabile slegare questo termine da tutti i concetti affini alla “colpa”.

 La responsabilità, infatti, dovrebbe essere un impeto spontaneo in armonia con la propria essenza, un risultato partorito dal sentire di una bussola interna e non il frutto di un’imposizione esterna, subita, non interiorizzata e quindi non allineata all’autenticità individuale.

 

Quindi, sentirsi responsabili (espressione matura e armonica delle valenze Saturnine e Capricornine), non significa affatto sentirsi in colpa (espressione distorta di Saturno e Capricorno).

Ma, come nel caso dell’aspettativa, analizzata nel mio precedente articolo “Giove in Scorpione”,

esistono due livelli di consapevolezza per descrivere la responsabilità.

  1. A) A un livello che pone enfasi sulla dualità e sulle leggi di causalità (causa-effetto), la responsabilità può essere attribuita, arbitrariamente, a sé oppure agli altri e alle circostanze del mondo esterno. Permanendo, in questa dimensione, i concetti di bene e male, l’individuo è portato a conferire, alla responsabilità, connotazioni quali “meriti” o “colpe”, a seconda che gli esiti di un’azione o di una decisione vengano considerati “positivi” o “negativi”.

A questo livello, quindi, è viva la credenza che le cose possano andare bene o male, a seconda di meriti o demeriti personali, propri o di altri, ma soprattutto in funzione di variabili insite nelle circostanze, sulle quali l’individuo non ha potere.

 

  1. B) A un livello di consapevolezza che pone enfasi sul principio di “determinazione autoindotta della realtà”, invece, la responsabilità viene intesa come capacità e coraggio di rispondere completamente di sé, delle proprie decisioni e delle proprie azioni. L’individuo sceglie, agisce ed è disposto ad accogliere in toto gli effetti e risultati del suo operato, riconoscendo che, nel “bene” e nel “male”, li ha generati lui stesso: non è contemplata la delega di responsabilità.

A questo livello, quindi, è viva la credenza che il mondo esterno risponda inesorabilmente al mondo psichico interno dell’individuo e che gli effetti e i risultati della realtà tangibile, siano il riflesso di conquiste spirituali e qualità interiori.

Non esiste più una netta distinzione tra dentro e fuori; l’individuo ha completo potere sulla realtà.

Ma attenzione: l’autentica consapevolezza di questo livello sta nel riconoscere che non è tanto il “fare” a plasmare l’universo esteriore dandogli la forma che vorremmo, quanto “l’essere”. In ogni istante della nostra esistenza, infatti, l’aspetto apparente del mondo che ci circonda, è lo specchio di ciò che siamo e, per questo motivo, incarna l’ineludibile risposta alla domanda “chi sono io ora?

 

In sintesi: l’universo risponde continuamente a questa nostra domanda e, se ci riconosciamo consapevoli co-creatori della realtà, accogliamo anche la responsabilità di ciò che accade, senza cercare scappatoie , scusanti esterne o capri espiatori (il capro è appunto il segno del Capricorno).

Questo è il “senso di responsabilità” che, a mio avviso, ogni transito del Grande Maestro stimola con l’intento di sviluppare e migliorare in tutti noi; in particolar modo adesso che il suo passaggio sta per coinvolgere il Capricorno, segno di cui Saturno è governatore.

Che rapporto ho con la responsabilità? Come la vivo? Riconosco in me la capacità di rispondere? Riconosco che l’universo che mi circonda, bello o brutto che appaia ai miei sensi, è sempre la risposta alla domanda: “chi sono io ora”? 

Sono alcune delle riflessioni, generali, nelle quali cimentarsi durante il corso di questo lungo transito.

Nel caso specifico di ciascuno, poi, è possibile individuare gli ambiti psichici e i settori di vita che saranno maggiormente coinvolti, considerando gli aspetti che Saturno di transito farà con i pianeti del Tema Natale, oppure in funzione delle case personali attraversate durante questo periodo.

 

I transiti del Grande Maestro, inoltre, indicheranno i contesti nei quali saremo chiamati a dedicare impegno concreto, sacrificio, prudenza, discernimento o che, in qualche modo, potranno “subire” restrizioni e chiusure in grado di evidenziare e chiarire ciò che davvero è essenziale per la nostra vita. [Leggi anche il precedente articolo “Giove in Scorpione” per la dialettica: Giove/espansione – Saturno/contrazione].

Anche in ambito collettivo, il transito che inizierà il 20 dicembre sembra proiettarci verso un’occasione evolutiva non indifferente, probabilmente non semplice, impegnativa e trasformativa, soprattutto se consideriamo la configurazione planetaria nel suo complesso.

Se non opporremo resistenza alle lezioni da apprendere, diminuiremo drasticamente il carico di pesi e sofferenze che i cambiamenti potrebbero generare.

Marco Tarallo