Settembre porta con sé un grande momento di passaggio verso il periodo “oscuro” dell’anno. L’equinozio d’autunno, o Mabon, come veniva chiamato dagli antichi Celti è un giorno che si trova a metà fra i due solstizi: è dunque un tempo di equilibrio nel quale luce e buio sono uguali ed ha inizio l’autunno. Mabon (grande figlio) era un Dio Gallese, che probabilmente simboleggiava un grande e splendido condottiero del tempo. La leggenda narra che egli fu rapito dalla madre Modron, quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù. Durante questo periodo Mabon vive prigioniero, ma felice nel mondo magico di Modron – il suo grembo, grazie al quale può rinascere. La luce di Mabon è stata mostrata al mondo, con forza e saggezza in modo tale da trasformarsi in un nuovo seme. Questa festività anticamente veniva celebrata alle fine del periodo più faticoso dell’anno, nel quale il raccolto dei frutti di Madre terra giungeva al termine. Il ciclo produttivo era concluso e in natura ancor oggi tutto è in mutamento: le foglie cominciano ad ingiallire e tutto si tinge dei colori caldi e un po’ malinconici dell’autunno, mentre gli animali cominciano a fare provviste in previsione dei mesi freddi. Questo è anche il tempo dei bilanci: dinnanzi a noi abbiamo tutto ciò che abbiamo seminato durante l’anno e quali frutti abbiamo raccolto ( nel bene o nel male…tutto è perfetto così com’è). Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, i quali si basavano sul simbolismo del grano. Settembre era inoltre dedicato alla raccolta delle uve, alla sua sua pigiatura sino alla chiusura del vino prodotto nel buio delle botti. Il processo di fermentazione delle uve veniva accompagnato da rituali ben specifici, in quanto ciò simboleggiava la trasformazione spirituale che avviene nel buio, nel silenzio e nei sotterranei dell’anima. Questo è quindi il tempo di volgere lo sguardo verso l’interiorità: nella parte declinante della ruota dell’anno ha inizio il viaggio nell’oscurità e nelle viscere di madre terra. La parola oscurità però non viene vista in un’accezione negativa, ma al contrario rappresenta il mistero e la rigenerazione stessa; quel seme che ha bisogno anche del buio e che a tempo debito darà i suoi frutti.

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Celebrare Mabon 

Il tema centrale di questa festa è quello di portare equilibrio fra gli opposti, così come gli elementi maschili e femminili hanno bisogno di uguale espressione e rispetto. Durante questa notte speciale, in cui le ore di luce e buio sono equivalenti, è l’occasione  ideale per onorare il Dio e la Dea e lo spirito e la materia in eguale misura. Questo è anche il tempo per fermarsi a riflettere, rilassarsi e gioire e apprezzare i frutti dei propri personali raccolti. E’ un periodo per portare a termine ciò che è rimasto in sospeso, mentre ci si prepara a quel periodo dell’anno volto all’interiorità e all’introspezione. Mabon è considerato il tempo dei misteri nel quale si onorano le divinità anziane, ringraziandole per i loro doni e auspicando il ritorno all’abbondanza per gli anni successivi. Possiamo portare un po’ di questa magica atmosfera nelle nostre case, ad esempio bruciando incensi come mirra e benzoino o decorando la nostra tavola o il nostro altare con spighe di grano e foglie di vite o quercia, oppure con delle castagne, foglie e con i colori tipici dell’autunno ( tutto è a vostra disposizione in natura).  La decorazione  tipica di questa festività è la cornucopia, ovvero il corno dell’abbondanza colmo dei frutti dell’anno. Sono molto indicati in questo periodo esercizi di rilassamento e meditazione, passeggiate ed escursioni in campagna per ammirare la bellezza e  salutare la Madre terra  che si prepara al lungo riposo invernale.

In occasione di questa speciale festività Giovedì 22 settembre, presso Atla Formazione in via S. Gervasio 1 a Cologne (Brescia) verrà organizzato un cerchio nel quale andremo a fare una meditazione per richiamare l’animale Totem, ovvero quella parte più istintiva e ancestrale di ognuno di noi che ci accompagnerà durante il periodo “oscuro” dell’anno. Una guida preziosa che possiamo richiamare in ogni momento e che può aiutarci a tirare fuori quelle risorse e doni latenti, utili in ogni area della nostra vita. Dopo il momento di raccoglimento seguirà un banchetto per festeggiare e condividere insieme questo momento.  Per info prenotazioni e costi: info@itarocchidialice.com, atlaformazione@gmail.com, pagina facebook: I tarocchi di Alice, Atla formazione.

Felice Mabon a tutti!

 

Alice