Carissimi amici del blog dei tarocchi di Alice, ben ritrovati! In questo articolo vorrei parlarvi di un argomento particolare, scaturito dalla mia esperienza, ovvero gli attacchi di panico! Immagino che voi ne abbiate sentito parlare, poichè molte persone purtroppo soffrono di questo fastidioso e a volte paralizzante problema. Premetto che per me il 2018 è stato un anno che potrei deifinire a tratti surreale, ma anche duro e faticoso sotto tanti punti di vista. I primi attacchi di panico che ho sperimentato, sono arrivati come un fulmine a ciel sereno guarda caso proprio quando l’anno scorso, il 16 di maggio, Urano è entrato nel segno del Toro. Beh anche il numero sedici in questo caso è davvero emblematico e in effetti andremo ad analizzarlo successivamente nell’articolo. Innanzitutto, se avete questo problema, il primo consiglio sensato che posso offrirvi è quello di rivolgervi ad un terapeuta esperto, il quale vi potrà guidare ad affrontare al meglio “la tempesta”. Proprio di tempesta e caos… si tratta, perlomeno io l’ho vissuto così. Ho paragonato spesso l’attacco di panico all’Arcano VXI, la Maison Dieu. Ora grazie anche a questa carta ho potuto guardare sotto una luce diversa, quello che io percepivo come un problema che mi stava portando all’isolamento. Per quella che è stata la mia esperienza, gli attacchi di panico mi venivano spesso in luoghi affollati come bar, ristoranti o centri commerciali e io immediamente cercavo subito una via di fuga. L’attacco di panico lo percepivo come un fulmine a ciel sereno (proprio come nell’Arcano XVI), che mi faceva tremare la terra sotto i piedi e mi dava un senso di vertigine e tensione soprattutto nella zona del collo. Ora analizzando simbolicamente questi sintomi le vertigini in realtà, mi chiedevano di “volare alto” e la tensione al collo di allargare il mio sguardo sul mondo. A volte l’ansia era così forte e paralizzante che avevo la sensazione di avere il viso bloccato come se fosse fosse una sorta di maschera. A questo punto mi si è accesa una lampadina e mi sono chiesta:” quale ruolo o parte sto recitando, oramai obsoleta?”. Quali nuove parti di me vogliono emergere? Le risposte con il tempo non sono tardate ad arrivare. La parola “panico” contiene la particella “pan” la quale richiama proprio l’antico Dio greco Pan. Il Dio Pan è la rappresentazione della natura in tutta la sua selvaggia potenza, ed è sempre stato visto come la forza benevola e rigeneratrice in forma maschile. Certo è che il suo aspetto “bestiale”, la sua forte carica sessuale e la sua capacità di generare panico, resero inevitabile che con l’avvento del cristianesimo, questa figura venisse identificata con il diavolo. Beh due pesi e due misure. Cos’è che è giusto o sbagliato alla fine? Ciò che farà la differenza sarà sicuramente il nostro modo di reagire eventualmente a questo evento, che può essere davvero destabilizzante ma anche liberatorio.

Se soffrite di attacchi di panico, il primo consiglio che mi sento di darvi è proprio quello di non combatterlo o peggio ancora di provare a controllarlo, ma al contrario di accattare e accogliere ciò che succede, rimanendo in ascolto il più possibile (so che non è facile ma ci si può provare..). Quando il panico arriva immaginatelo, dategli un volto, un nome, un colore, addirittura beneditelo e lasciate che le immagini si formino spontaneamente. Se soffrite di attacchi di panico in luoghi affollati, cercate la via d’uscita più vicina, chiamate un amico o andate alla toilette e bagnatevi il viso con dell’acqua fresca. Questi sono tutti piccoli accorgimenti per “fregare” il panico momentaneamente, poichè lui sarà sempre più veloce ed irriverente di noi. Ma ciò che potrà portare ad una chiave di volta probabilmente sarà la resa totale ed incondizionata a questa potente energia, che in realtà è proprio come se fosse un Dio misterioso e sconosciuto…venuto da molto lontano per rompere, se non disintegrare tutte quelle corazze, maschere e finzioni che spesso ci mettiamo addosso. E lì siamo nudi e veri difronte a noi stessi e allora non potremo più scappare….Come ho sempre affermato i Tarocchi sono un viaggio iniziatico dentro noi stessi, e così io in quel periodo credo di aver sperimentato il caos del Matto, le profondità oscure dell’Arcano VX, ovvero il Diavolo e la rottura benefica della Maison Diev. Ad oggi, ogni tanto mi capita ancora di avere un attacco di panico e quando arriva non lo combatto più…ma resto in ascolto dei suoi preziosi messaggi e pian piano i tasselli del mosaico stanno andando al loro posto…e dopo aver affrontato la tempesta, oltre ad un grande senso di liberazione io muoio simbolicamente e rinasco più forte. Non temiamo le nostre emozioni e nemmeno i nostri “demoni” poichè sono coloro che ci rendono profondamente umani ed autentici. In fine ricordate che il panico spesso viene per liberarci da ciò che non vogliamo più, ma a cui spesso ci aggrappiamo con ostinazione forse per paura dell’ignoto. Vi ricordo che i “maniaci del controllo” come me, sono i più soggetti agli attacchi di panico. Questo mi ha insegnanto per lo meno a smetterla di farmi film mentali inutili verso scenari tragici, i quali non si sono mai verificati. Il panico mi ha anche insegnato a ridere di me stessa, delle mie follie, delle mie fragilità e paure, in quel gran teatro che in fondo è la vita.

La Stregatta