Cari amici del blog, rieccoci con un altro interessante viaggio fra le divinità greche, archetipi senza tempo presenti in ognuno di noi. Oggi vorrei parlarvi di Persefone, una Dea davvero affascinante e  misteriosa nella sua complessità e nelle sue tante sfaccettature. Partiamo?

Chi è Persefone? Ella è una Dea doppia la quale racchiude in sè molti simboli. Persefone infatti era venerata sia come Kore, la fanciulla, che come regina degli Inferi. Nel suo ruole di Kore, Persefone rapprenta la fertilità, la ricettività e la passività; qui lei è figlia non reagisce agli altri, ma al contrario ha bisogno di essere protetta soprattutto dalla madre Demetra, figura per lei di riferimento. Nel ruolo di regina degli Inferi, Persefone invece diviene donna matura, signora dell’Oltretomba che vuole essere onorata e rispettata. Ella accoglie le anime dei defunti nel nuovo mondo e per questo è la personificazione del ciclo della vita, della morte e dell’eterno ritorno.

Mitologia  

Persefone è una dolce fanciulla, figlia di Demetra e Zeus. Con la madre lei ebbe sempre un legame molto forte. Un giorno, mentre passeggiava su un prato con alcune amiche, fu attratta da un bellissimo narciso nero; quando fece per coglierlo, la terra sotto ai suoi piedi si aprì, mentre la giovane venne brutalmente afferrata da Ade, il Dio degli Inferi, il quale la portò con sé nell’Oltretomba. Qui la fece sua sposa. Quando Ermes andò a riprenderla per riportarla dalla madre su ordine di Zeus, la trovo sul trono vicino al marito, sconsolata e triste. Non appena lei lo vide le ritornò il sorriso, ma prima di seguirlo mangiò sei chicchi di melograno (simbolo dell’eterno ritorno). Secondo gli Antichi, se qualcuno prendeva del cibo nell’Ade non sarebbe più potuto tornare nel mondo dei viventi. Quando Zeus lo venne a sapere, concesse ugualmente a Persefone di vivere sei mesi sulla terra accanto alla madre (primavera, estate), e sei mesi nell’Ade accanto al marito (autunno e inverno). Qui il ruolo era quello di regina degli Inferi; ella accoglieva eroi ed eroine e faceva loro da guida.

Il culto di Persefone  

Diversi santuari a lei dedicati erano un tempo presenti nell’italia Meridionale, sopratutto in Calabria ed in Sicilia. Qui, in particolare nella zona di Enna, nel tempo sono stati trovati molti reperti.  La sua venerazione è legata a quella madre Demetra e in loro onore si svolgevano i Misteri eleusini, veri e propri  riti iniziatici sul mistero della vita e della morte. Essi venivano celebrati due volte l’anno: in primavera si praticavano i “piccoli misteri”, nei quali si festeggiava il ritorno di Kore sulla terra, mentre in autunno i “Grandi Misteri”, ovvero il ritorno della Dea nel regno dei Morti dal marito. Eleusi e Creta erano fra i maggiori luoghi di culto.

Persefone dentro la donna 

La donna in cui è attivo questo archetipo è caratterizzata da una grande sensibilità, tant’è che può addirittura divenire sensitiva, a patto che riconosca e sviluppi i “tesori” nascosti nell’Ade, ovvero nelle profondità del suo essere. Per questo motivo sarebbe ottimale seguire un percorso di conoscenza che le permetta di divenire la Regina dei propri Inferi. La donna Persefone ha una naturale predisposizione a scrutare l’inconscio ed un’estrema ricettività che le permette di comprendere a fondo le persone che incontra sul suo cammino. E’ attratta da tutto ciò che è occulto, celato agli occhi e dalla morte.

Questa donna inoltre è prevalentemente introversa e incontra delle difficoltà ad esprimere i suoi reali sentimenti, che tiene per sè; ella preferisce adattarsi a chi si trova di fronte, ma non bisogna dimenticare che nella sua doppia natura è sempre presente la Regina in potenza. Le piace essere apprezzata e corteggiata e cura molto il suo aspetto. L’estrema flessibilità le permette di superare anche le situazioni più avverse della vita.

il ratto di proserpina

Il lato oscuro 

Le donne in cui questo archetipo è molto forte e non evoluto, faticano a prendere delle decisioni, ad avere un costante bisogno di una guida, difficilmente prendono posizioni nette per paura del giudizio altrui o per non deludere le aspettative degli altri.

La Persefone “incallita” tende a rimuginare su tutto, chiudersi in se stessa analizzando ogni situazione in maniera ossessiva e soprattutto è colei che attira gli “Ade” di turno, ovvero uomini immaturi e problematici che non si vogliono impegnare in una relazione profonda e per questo le mostreranno tuttele sue ferite irrisolte, come dei potenti specchi.

L’evoluzione interiore di Persefone dal suo aspetto ombroso a quello luminoso, la trasformazione da fanciulla a Regina con tutti i suoi straordinari doni, è possibile attraverso l’integrazione di altri archetipi, come ad esempio quelli di Artemide ed Afrodite.

Questo perché una delle caratteristiche preponderanti di Persefone è una grande ricettività e uno dei suoi talenti è proprio quello della trasformazione e del cambiamento.

Riconoscere e onorare questa Dea, in ogni caso, anche quando la sua fragilità prende il sopravvento, è il primo passo per facilitare la sua evoluzione e aprirsi al cambiamento, che in seguito passa attraverso la conoscenza e il “lavoro” con Dee più attive, intraprendenti e concentrate su se stesse.

Quando invocare Persefone 

Possiamo invocare questa potente energia quando vogliamo aumentare la nosta ricettività e affinare i sensi.

Quando siamo in un periodo di grande trasmutazione e cambiamento interiore, affinché diventi una nuova rinascita.

In una situazione di incertezza, quando è necessario saper attendere.

Fase lunare: luna calante 

Corrispondenza astrologica: luna in scorpione    

Alice

Affidati all’antica saggezza delle Dee…archetipi senza tempo che vivono in ognuno di noi. Per consulti approfonditi di tarocchi: info@itarocchidialice.com Pagina facebook: I tarocchi di Alice.