Un giorno stavo guardando un docu-film ispirato alla vita di Marilyn Monroe: iconica e immortale. Così mi sono chiesta quale fosse il segreto del suo successo, tanto da renderla una diva senza tempo. Non ho potuto fare altro che chiedere aiuto e ispirazione alla numerologia, calcolando di fatto la sua carta numerologica. Le risposte sono arrivate con una precisione, oserei affermare chirurgica! Quando si dice, un nome, una data, un destino! In particolare, vorrei porre l’attenzione sul suo numero Ombra, ovvero il 3, associato all’Archetipo dello Straniero. I numeri Ombra sono fondamentali all’interno di una carta numerologica, perchè ci aiutano a comprendere a fondo quelle paure del tutto irrazionali, di cui a volte siamo preda e tutte quelle situazioni apparentemente negative che spesso attiriamo, a livello inconscio.
Il lato ombra del 3 è in relazione a un carente senso di identità. L’individuo in cui è attiva questa Ombra, come un camaleonte, si cala nel ruolo che più gli conviene, a seconda del contesto in cui si trova. ” Io sono come tu mi vuoi” è il motto dello Straniero dai tanti volti. In realtà, dietro questo atteggiamento si cela una scarsa autostima e, come ho potuto notare nella mia esperienza di numerologa, le tante maschere che la persona indossa celano una profonda sofferenza. Una maschera è come una corazza che protegge dall’esterno e da realtà spesso difficili, se non tragiche. Ho potuto verificare quanto scritto prima, attraverso le tante carte numerologiche che mi sono state commissionate: spesso dietro ad atteggiamenti spavaldi, sorrisi “illuminanti”, maniere gentili, si nasconde un passato doloroso: in questo contesto il lato Ombra ha una funzione protettiva.
Marilyn Monroe, pseudonimo di Norma Jean Baker era nata a Los Angeles l’1 giugno 1926. La madre presenta ben presto seri problemi mentali, a causa dei quali Marilyn viene data a diverse famiglie affidatarie, accumulando una serie di traumi infiniti, sia fisici che psicologici. Il padre è ignoto. A 16 anni si sposa, pensando così di essere protetta e al sicuro. Inizia a lavorare in fabbrica, e visto che volevano pubblicizzare un prodotto, scelsero lei come modella fra le operaie. Era talmente fotogenica da essere subito notata, così da quel momento ebbe inizio la sua carriera e anche la sua “metamorfosi”. A un certo punto della sua vita, Marilyn va all’anagrafe a cambiare il suo nome anche sui documenti. Quest’ultimo è un passaggio fondamentale: cancella, “uccide” simbolicamente Norma Jean con tutti i suoi traumi e il suo doloroso passato e diventa Marilyn Monroe! In questo contesto, è interessante notare che era sempre alla ricerca del grande amore, frequentando uomini potenti, dai quali si sentiva protetta, ma che puntualmente l’abbandonavano, perchè tolta la maschera della “donna fatale”, dietro le quinte agiva sempre Norma Jean con tutte le sue ferite mai guarite.
Cambiando nome, identità, immagine attraverso i capelli biondo platino, un look sensuale, diventando famosa e carismatica Marilyn pensa, crede o forse si illude di essere amata dal suo pubblico che non l’avrebbe mai tradita, nè ferita, come invece avevano fatto altri in passato. La sua nuova identità le permetteva di essere “divina”, eterna, essendo amata e mai più abbandonata! Di fatto, la nostra diva diventò un personaggio inventato di sana pianta dall’industria del cinema, quando dietro le quinte dismessi i panni della celebrità, riemergeva sempre Norma Jean in tutta la sua fragilità. Qui sta la chiave del 3 in ombra: divento qualcun altro, pur di sfuggire a me stessa e fare i conti con una realtà e con un dolore troppo grande da affrontare. Io stessa, in passato ho sperimentato questa dinamica, sicuramente in un modo meno eclatante, a causa di problemi familiari.
Eppure aveva la capacità di passare da Norma Jean, diventando la divina Marilyn in un secondo, attreverso un magico click interiore, se così si può dire, proprio come un camaleonte cambia il colore della pelle e questo è stato uno degli ingredienti fondamentali del suo strepitoso successo. La sua dipartita è avvenuta purtroppo in circostanze tragiche e controverse, quando era ancora molto giovane. Ella se n’è andataben presto, come tanti celebri cantanti e attori e anche questo triste epilogo l’ha resa paradossalemente immortale. Con il suo gesto estremo ha forse voluto lasciare un’impronta indelebile al mondo, che perdura ancora oggi. Eppure, dietro la maschera, il personaggio artefatto che si era costruita, Norma Jean Baker era l’unica che non l’avrebbe mai abbandonata: il fantasma del suo doloroso passato l’avrebbe inseguita per sempre. Possiamo anche cambiare nome, identità, città, ma ricordiamoci che se non facciamo i conti con i nostri “demoni” interiori, essi ci inseguiranno ovunque.
Tiziana Fenili, la lettrice di tarocchi
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